Il nostro lavoro è un impegno collettivo. Siamo artigiani e siamo tutti diversi. C’è chi costruisce con il legno, chi soffia il vetro, chi modella la ceramica, chi fa l’imbottito e chi impaglia sedie. Ognuno di noi ha ereditato il saper fare dalla tradizione familiare e lo ha proiettato nel presente. Le macchine ci aiutano, ma il grosso lo facciamo con le mani.
Passiamo molto tempo in laboratorio. Alcuni nostri artigiani ci hanno confessato sorridendo che hanno cominciato in un piccolo garage, come Steve Jobs. Altri invece hanno sistemato la vecchia bottega dei padri. Il laboratorio è un luogo affascinante e ognuno ha odori e colori diversi. Ad esempio nella vetreria domina il caldo e si lavora con le finestre aperte anche in inverno. Dove si fa la ceramica, invece, si respira l’aria dell’argilla seccata e c’è tanto silenzio.
I nostri progetti nascono in un laboratorio e finiscono in un altro. Si tratta di un lavoro corale, dove ognuno mette le sua abilità in un contesto complementare, diventando una parte essenziale dell’oggetto finito. E ci riempiamo di soddisfazione quando a fine giornata ci ricordiamo di aver fatto un tavolo. Domani faremo una sedia.